Gioiosa Marea
Gioiosa Marea
Gioiosa di notte
Gioiosa di notte
vista notturna di gioiosa
vista notturna di gioiosa
spiaggia sotto stazione
spiaggia sotto stazione
vista dal canapè di Gioiosa
vista dal canapè di Gioiosa
spiaggia di Zappardino
spiaggia di Zappardino
Spiaggia lato skino
Spiaggia lato skino
Gioiosa di notte
Gioiosa di notte
spiaggia sotto la Stazione
spiaggia sotto la Stazione
processione
processione
pescatori di zappardino
pescatori di zappardino
tramonto dal canapè
tramonto dal canapè
fontana canapè
fontana canapè
Capo Calavà
Capo Calavà
Capo Calavà
Capo Calavà
Capo Calavà
Capo Calavà
lido di Capo Calavà
lido di Capo Calavà
Gioiosa Guardia
Gioiosa Guardia
ruderi di Gioiosa Guardia
ruderi di Gioiosa Guardia
Gioiosa Guardia
Gioiosa Guardia
Tindari
Tindari
Santuario della Madonna Nera di Tindari
Santuario della Madonna Nera di Tindari

Teatro greco del Tindari

 

Nell'ultima esibiizione di De Gregoni in questo teatro, rivolgendosi al pubblicico ha detto :<<Serata bellissima, non per la mia presenza, nè per la vostra, ma per questo splendido panorama che ci circonda...>>:

 

Qui ogni estate si realizzano anceh importanti rappresentazioni teatrali.

Museo del Tindari
Museo del Tindari
Scavi romani presso il santuario di Tindari
Scavi romani presso il santuario di Tindari
Laghetti di Marinello, visti dal Tindari
Laghetti di Marinello, visti dal Tindari

Tindari: la Madonna nera e la maga del costone

Si racconta che un giorno una donna ed il suo bimbo (un’altra versione racconta di una bimba), andarono a visitare il santuario di Tindari per adorare la Madonna. Dopo un lungo ed estenuante viaggio arrivarono a destinazione, entrarono al’interno del santuario e la donna vide la Madonna nera.

Un po’ stizzita disse: Aiu vinutu di luntana via, ppi vidiri a una cchù ladia di mia (sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me).

Il bimbo che era accanto alla donna si allontanò e cadde da una rupe che costeggia il santuario per poi finire in mare.

La donna iniziò ad invocare la Madonna chiedendole la grazia.

La Madonna, man mano che il bimbo si avvicinava al mare, faceva spuntare dei banchi di sabbia per evitare che potesse annegare.

Il bambino si salvò e la madre commossa ringraziò la Madonna dicendo: “Veramente voi siete la Vergine miracolosa!”

Ancora oggi, questi banchi di sabbia sono presenti ed è molto bello vedere dall’alto la lingua di terra formata dalla Madonna.

Un’altra leggenda, che si discosta da quella cristiana, racconta che sopra la spiaggia, sul costone, si apre una grotta che anticamente era abitata da una maga.

Il canto di questa donna era melodioso tanto che attirava, come le sirene di Ulisse, i naviganti. 

Quando gli sfortunati si avvicinavano, lei li divorava.

Se qualcuno si rifiutava ad entrare noncurante del suo canto, la maga, presa dalla rabbia, affondava le dita nella parete. 

Proprio per questo motivo nella roccia si aprono numerosissimi fori.


Di Alessandra Cancarè