Teatro greco del Tindari
Nell'ultima esibiizione di De Gregoni in questo teatro, rivolgendosi al pubblicico ha detto :<<Serata bellissima, non per la mia presenza, nè per la vostra, ma per questo splendido panorama che ci circonda...>>:
Qui ogni estate si realizzano anceh importanti rappresentazioni teatrali.
Tindari: la Madonna nera e la maga del costone
Si racconta che un giorno una donna ed il suo bimbo (un’altra versione racconta di una bimba), andarono a visitare il santuario di Tindari per adorare la Madonna. Dopo un lungo ed
estenuante viaggio arrivarono a destinazione, entrarono al’interno del santuario e la donna vide la Madonna nera.
Un po’ stizzita disse: Aiu vinutu di luntana via, ppi vidiri a una cchù ladia di mia (sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me).
Il bimbo che era accanto alla donna si allontanò e cadde da una rupe che costeggia il santuario per poi finire in mare.
La donna iniziò ad invocare la Madonna chiedendole la grazia.
La Madonna, man mano che il bimbo si avvicinava al mare, faceva spuntare dei banchi di sabbia per evitare che potesse annegare.
Il bambino si salvò e la madre commossa ringraziò la Madonna dicendo: “Veramente voi siete la Vergine miracolosa!”
Ancora oggi, questi banchi di sabbia sono presenti ed è molto bello vedere dall’alto la lingua di terra formata dalla Madonna.
Un’altra leggenda, che si discosta da quella cristiana, racconta che sopra la spiaggia, sul costone, si apre una grotta che anticamente era abitata da una
maga.
Il canto di questa donna era melodioso tanto che attirava, come le sirene di Ulisse, i naviganti.
Quando gli sfortunati si avvicinavano, lei li divorava.
Se qualcuno si rifiutava ad entrare noncurante del suo canto, la maga, presa dalla rabbia, affondava le dita nella parete.
Proprio per questo motivo nella roccia si aprono numerosissimi fori.
Di Alessandra Cancarè